Utilità della TAC CONE BEAM 3D

La tac cone beam è una piuttosto recente innovazione tecnologica che consente di eseguire esami radiologici dentali in tre dimensioni con un notevole abbattimento delle dosi a cui il paziente viene esposto rispetto alla tac tradizionale. Consente inoltre lo svolgimento di esami su volumi mirati e ridotti rispetto all'intera arcata limitando lo studio alla specifica area di interesse e riducendo ulteriormente la sorgente di radiazioni emesse.

Diventa un ausilio assolutamente valido in situazioni cliniche in cui un semplice esame radiologico tradizionale 2d (la piccola lastrina o la ortopanoramica) rischia di omettere particolari che fanno la differenza.

Di seguito riportiamo due casi clinici in itinere arrivati in urgenza con dolore e gonfiore.

Caso 1:il paziente si presenta lamentando dolore alla masticazione a carico di tre denti (canino, incisivo laterale e premolare), una vecchia panoramica non metteva in risalto lesioni evidenti, 

 

 

mentre la cone beam mirata certifica senza dubbio una lesione cistica nella zona corrispondente, che coinvolge i tre denti. Non solo, l'analisi delle scansioni mostra la presenza in sede anche di un piccolissimo residuo radicolare (verosimilmente di un dentino da latte in un paziente di circa 60 anni), invisibile nella vecchia panoramica 2d perché nascosto dalla radice del canino. In questo caso abbiamo intrapreso nella stessa seduta le terapie canalari dei denti coinvolti, affrontando l'urgenza con un esame ed un quadro puntuale e completo grazie alla cone beam svolta contestualmente.

 

 

 

Caso 2:il paziente di 40 anna circa che si presenta in urgenza dopo un trauma accidentale di lieve entità. L'incisivo centrale è molto mobile, la zona sovrastante è gonfia e dolente e alla palpazione si sente che la radice mobile anche essa è priva di struttura ossea. Pochi giorni prima il paziente era stato visitato da un collega. Dopo aver effettuato una semplice latrina endorale 2d  era stato diagnosticata la frattura in due del dente consigliando l'estrazione in tempi rapidi. Il paziente si prende qualche giorno di riflessione, non "contento" di perdere un incisivo centrale, poi i sintomi peggiorano, subentra un ascesso ed arriva alla nostra attenzione. Eseguiamo un esame cone beam 3d mirato nella zona per intervenire, si evidenzia una lesione cistica radicolare che coinvolge due incisivi, l'osso è assente intorno a loro, ma.... La radice dell'incisivo centrale non mostra segni di frattura,come diagnosticato pochi giorni prima dal collega! Si procede con la terapia appropriata ed  i trattamenti canalari di entrambi i denti coinvolti evitandone la loro estrazione. Anche in questo caso l' esame 3d garantisce una diagni sicura, mirata e meno invasiva. 

 

Ps: entrambi i casi raccontano la diagnosi e la terapia di cisti radicolari, lesioni benigne che esulano dall'argomento di questo breve articolo. Per maggiori informazioni contattaci o vai al link di Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Cisti_radicolare

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